Uno degli scenari più suggestivi per le piccole e medie imprese italiane – a prescindere dal settore di attività – è quello di fare un passo in avanti: dotarsi di strumenti di tracciabilità al fine di garantire la filiera verso l’esterno ed essere facilmente riconoscibile sul mercato di riferimento. Inoltre, in tal senso, tecnologie come la blockchain incarnano e interpretano essenzialmente lo spirito di Industria 4.0 rendendo tracciabile dall’esterno in ogni passaggio le azioni di produzione e diffusione del bene o del prodotto.

Ma, prima di guardare così in avanti, occorre concentrarsi su un sistema di controllo interno dell’intero processo: è necessario, allora, che anche la gestione aziendale faccia la sua parte. Nel caso di filiere il cui modus operandi è radicato negli anni – in particolar modo – la transizione verso un sistema che poi sia predisposto alla tracciabilità è un problema non banale.

Per un nostro partner che opera nell’import / export, con l’esigenza di monitorare in tempo reale le spedizioni e quindi i movimenti di carico / scarico merce, abbiamo dovuto elaborare una selezione che tenesse in conto anche che il valore del bene in questione è soggetto a oscillazioni costanti del prezzo di mercato e che – quindi – ciò che vale in partenza non ha lo stesso valore di ciò che arriva in deposito prima di essere venduto.

I consulenti Fortress One – dipartimento di Fortress Lab specializzato in consulenza ERP – hanno quindi elaborato una soluzione tailor made che, per ovviare al problema posto, apre di fatto la strada a un sistema blockchain – friendly per permettere alla gestione aziendale di essere totalmente integrata in filiere certificate del prodotto. Vediamo in che modo.

Contabilità analitica e ERP

La contabilità analitica, a differenza della contabilità generale, è un metodo che si basa sul fornire informazioni dettagliate su ricavi e costi associati a progetti, attività o prodotti specifici. Attraverso l’utilizzo di metodi di contabilità analitica, le aziende possono facilmente identificare per determinate attività i costi specifici associati. È chiaro che il compito principale dei dati così acquisiti è quello di poter aiutare chi di dovere in azienda a prendere decisioni il più consapevoli e informate possibili. L’utilizzo di contabilità analitica permette quindi di ridurre i costi, aumentare i ricavi e migliorare l’efficienza generale dell’azienda.

Bene: fatta questa premessa, in che modo un ERP può aiutare a gestire la contabilità analitica? Un ERP come SAP Business One può essere utile nel governo della contabilità analitica fornendo informazioni su costi e ricavi associati ai diversi centri di costo all’interno dell’azienda in maniera estremamente dettagliata. Lo si può ottenere attraverso la generazione di report specifici ad hoc, ma anche attraverso la configurazione di classi di costo e l’integrazione – dove possibile – con gli altri sistemi aziendali.

Schematicamente, un ERP può supportare la contabilità analitica:

  • permettendo la creazione di report dettagliati sui costi associati ai singoli centri di costo – individuando i costi più alti è più semplice intraprendere azioni per ridurli;
  • configurando classi di costo in modo da poter raggruppare i costi in categorie specifiche (costi di servizi, costi di risorse umane etc.etc.);
  • integrando i sistemi aziendali, per ottenere una visione dei costi e dei ricavi a 360 gradi;
  • analizzando attraverso i dati raccolti le prestazioni dei singoli centri di costo e anche con precisione delle singole attività;
  • supportando la pianificazione e stabilendo budget per ogni singolo centro di costo, per aiutare l’azienda a prevedere e gestire i costi futuri.

Il tutto chiaramente mettendo a disposizione dell’azienda una vasta possibilità di estrapolare dati utili alle pianificazioni future. Per farla breve, l’utilizzo di un ERP per la contabilità analitica consente di avere in ogni momento una visione completa dei costi e dei ricavi associati ai singoli centri di costo; di fatto, è possibile utilizzare in ogni momento queste informazioni per prendere decisioni consapevoli e ottimali su come migliorare l’attività aziendale.

Utilizzare questi strumenti per creare un nuovo modello

Cosa succede, quindi, se in qualche modo individuassimo il vettore come centro di costo? L’aereo, la nave o il camion su cui viaggia la merce potrebbe essere trattato, de facto, come un centro di costo (o ricavo) indipendente.

Questa soluzione è stata resa possibile attraverso uno studio realizzato da consulenti SAP B1 su un sistema gestionale in fase di go-live.

Utilizzare il vettore come centro di costo permette all’azienda di:

  • avere in ogni momento visibilità e contezza di quanto in ingresso e in uscita;
  • applicare i principi di contabilità analitica sopra esposti e applicarne tutti i vantaggi evidenti in termini di dati e ottimizzazione dei costi;
  • poter applicare variabili che in ogni momento consentono all’azienda di avere un’istantanea di valore dello stesso (ad es. il costo all’ingrosso o gli indici di mercato internazionali);
  • creare i presupposti affinché il sistema gestionale riconosca le merci in ingresso e in uscita e monitorarne i flussi, potendo contare anche sulla flessibilità di ERP come SAP Business One nell’interfacciarsi con sistemi di logistica integrata.

Facendo così, inoltre, si permette all’azienda di essere già in possesso di elementi chiave per poter guardare in futuro all’implementazione di una blockchain già ready-to-use su più livelli.

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